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30/08/13

Challenge Penticton, Canada

Ciao a tutti,

ringrazio tantissimo Beppe per avermi aggiunto al gruppo dei iquattroetrenta, mi fa un immenso piacere condividere le mie avventure atletiche con i miei cari amici, una volta 'baloneri', ma convertiti a triatleti e podisti!

Per chi non mi conosce tanto, il mio nome e' Loris, sono nato a Trieste e ho vissuto i miei primi 26 anni di vita nella mitica Opicina. Nel 2005 mi sono trasferito in Canada, dapprima a Vancouver poi a Kelowna nella British Columbia dove vivo attualmente. Dopo un breve parentesi calcistica con una squadra locale, realizzai che giocare a calcio con falciatrici e rischiare di perdere le gambe ad ogni contrasto non ne valeva proprio la pena. Nel 2007 un amico (triatleta) mi suggerì' di provare una gara di triatlon che al tempo non avevo neppure idea di cosa fosse, e così decisi di provare...(Lascio il racconto della mia comica prima gara di triatlon per un altro post). Da allora non ho piu' smesso, ho gareggiato in questi anni in circa una trentina di gare, da sprint a olimpico fino al mezzo ironman e ultimamente (domenica 26) la mia prima maratona.

Ho deciso di iniziare il mio primo contributo su questo blog descrivendo la mia prima maratona, un po' perche' credo iquattroetrenta nacque come una sfida podistica (Beppe correggimi se sbaglio) e poi perche' il mio goal per questa gara era appunto di finire la maratona con un quattroetrenta di media (ambizioso), circa 3 ore e 10 minuti tempo finale.

Il tutto e' cominciato circa 2 mesi fa quando vidi una richiesta su facebook di un gruppo di amici in Kelowna che cercavano disperatamente (causa infortunio) una persona disponibile a correre la frazione di corsa nella gara a staffetta del Challenge Penticton - fino all'anno scorso conosciuto come Ironman Canada (ora in Whistler). Senza pensarci troppo su decisi di accettare la sfida anche se con solo 7 settimane scarse disponibili per la preparazione.

Nella corsa non me la cavo male, diciamo che tra le tre discipline e' la mia preferita.
Inizio quindi i miei allenamenti con 2 corse in settimana e i lunghi nel weekend, includendo anche nuoto e bici per via di alcune gare di triathlon ancora da disputare . La distanza piu' lunga in allenamento e' di 32Km al termine della quale mi fiondo dritto nel lago a rinfrescare le gambe senza togliere neppure le scarpe per via dei dolori atroci dalla vita in giù'...a quel punto mi chiedo come cavolo faro' a correre altri 10 Km allo stesso passo...

La gara era la Domenica passata, il 26 Agosto. Sveglia all'alba 4:45, un ora di strada per arriavare a Penticton e svolgere le formalità di body marking (non so come si dice in italiano), praticamente ti scrivono il numero di gara su spalle e gambe. Il nostro numero e' il 69...buon inizio!

Da li e' una lunga attesa per il via, siccome il primo segmento e' il nuoto (3.8Km) seguito da 180 Km in bici. I miei due compagni di squadra se la cavano bene, nuoto in 1 ora e 20 minuti circa (con percorso piu' lungo di circa 400m) e 5 ore e 45 circa per la bici. La mia gara inizia quindi alle 15:15 circa e ad essere sincero sono gia stanco prima ancora di cominciare..non un buon segno.

Il percorso e' davvero suggestivo, l'ho fatto in bicicletta (solo i primi 16Km) ma mai di corsa. I primi 8 Km sono tutti nel paese, poi si corre lungo Skaha Lake fino al giro di boa fissato ad Okanagan Falls.
La partenza e' sprint, gambe girano, volto sorridente...con un passo tra i 4:15 - 4:20 i primi 8K volano.
Da 8Km fino al giro di boa a 21Km, da buon Triestino nostalgico, si alza un vento contrario assurdo tipo Bora, anzi peggio perche' costante, non a 'refoli'.
Riesco a mantenere un passo tra i 4:30 - 4:35 ma il vento non aiuta. A 16Km inizia un salita ripida di circa 1.5Km e da li sono sali-scendi fino al giro di boa. Tempo ai 21Km 1 ora e 38 min, non male considerando salite e vento. Iniziano i primi dolori ai piedi, ma non mi preoccupo piu' di tanto. Da 21Km fino a 26Km ci sono ovviamente i sali-scendi che a questo punto li sento tutti...i dolori si estendono ai quadricipiti. Comincio qualche camminata alle stazioni ristoro (numeri 7 e 6 nella mappa), un po per evitare di bere col naso e un po perche' comincio ad essere davvero stanco. Da 26Km fino a 32Km continuto a correre ma il passo e' davvero sceso parecchio. Corro un paio di Km a 4:45, altri 2 a 5:00 fino a 32Km dove, come si dice da queste parti, "I hit the wall" - Sbatto contro "il Muro", che significa son finito. Gambe a pezzi, stomaco sottosopra, testa che gira. Provo un po' di tutto; anguria, acqua, Heed, Pepsi ma niente sembra funzionare. Neppure in allenamento ho sofferto tanto e non so spiegarmi cosa stia succedendo, ma lo capiro piu avanti a 41Km.  
Da 32Km a 40Km e' un Calvario, corrichio tra stazioni ristoro ormai ad un passo da ridere. Ad un certo punto cammino...arrivo alle porte di Penticton con circa 8Km all'arrivo, mi fermo ad una stazione e uno spettatore mi offre una sedia :( .. ottimo. Mi siedo e comincio a chiedermi chi cavolo me l'ha fatto fare. Penso anche al ritiro, ma poi penso al duro lavoro fatto dai miei due compagni e decido di continuare a camminare. Una donna in gara si ferma e cammina con me, a questo punto l' 80% dei partecipanti cammina e non mi sento piu' tanto depresso..la donna comincia a correre, io no...un altro tipo si ferma e cammina con me, mi chiede se voglio provare a correre. e io ci provo...BAD IDEA! Crampi assurdi a tutti e due i polpacci, adesso anche camminare e' un casino. Tiro i polpacci e cammino di nuovo. Arrivo a 40Km con 2 all'arrivo e tutti corrono di nuovo, probabilmente spinti dal pubblico e dal treguardo distante solo 2Km. Mi fermo faccio un po di streching, e comincio a corrichiare...arrivo sul rettilineo finale dove si deve ancora completare un Km e mezzo. Vedo i miei compagni vicino all'arrivo e i miei figli con Nadia ad aspettarmi, continuo a correre e TAC, crampo all'adduttore sinistro. Un altro atleta mi passa e mi offre una pillola contenente sale, la prendo con l'aiuto di una borraccia prestatami da uno spettatore e come magia in 200m il crampo se ne va e a questo punto corro...Arrivo finalmente dove i miei familiari e compagni mi stanno aspettano e tutti assieme corriamo gli ultimi 50m fino all'arrivo - il momento piu' bello della giornata! Per chi si chiede il mio tempo finale...beh solo un ora piu' lento di quanto sperato, 4 ore e 12 minuti... che disastro.
A fine gara chiacchero con un italiano venuto da Bolzano apposta per gareggiare il Challenge, pure lui distrutto dalle salite del percorso, e mi conferma che il suo Garmin gli da circa 250m di dislivello...
Cosa ho imparato da questa esperienza in vista della mia prossima maratona?

  • Non credere a coloro che hanno gia' corso il tracciato e che ti dicono che non ci sono salite
  • Provare a correre il percorso in allenamento, specialmente se ci son salite o per lo meno allenarsi su percorsi simili se il percorso gara e' lontano da casa.
  • Usare salty stick ossia pillole contenti sale - cause princiaple dei miei crampi
  • Non gareggiare una settimana prima della maratona in una gara di triathlon Olimpica (Kelowna Apple Tri) cercando di migliore il proprio 'Personal Best' (tempo migliore)
  • Completare un allenamento appropriato alla distanza, 7 settimane scarse non sono abbastanza 

Scusate la lunghezza del post...ma e' proporzionale alla distanza corsa! Prossimo post sara' piu breve!




27/08/13

... e l'estate!

Estate ricca di avvenimenti per i quattroetrenta! Pochi gli avvenimenti sportivi ma di gran qualità:
- Ottima la prestazione di Marino e Andrea a Bardolino
- Il mio esordio nel Triathlon (non di qualità) ma sicuramente divertente
- La super vacanza in val Badia nella quale con Manu e Reci siamo risuciti a scavare un bel giro in bici da corsa toccando il Campolongo ed il Falzarego, ed uno in Mtb su per il Piz Sorega.
- L'allenamento/gara della Kärnten läuft
- L'addio/esordio di Giaco al mondo della triplice disciplina
- L'innesto nelle fila dei quattroetrenta di Loris un nostro caro amico di infanzia, che ormai in Canada da tanti anni è diventato un triatleta, e dopo essere stato uno dei nostri più grandi follower, ci racconterà delle sue avventure oltre oceano.

E la scorsa settimana abbiamo anche ricominciato gli allenamenti di gruppo. Gli obiettivi non sono ancora ben chiari, ma già essere riusciti a fare un'uscita in più di 2 alla volta è stato un gran traguardo. La voglia c'è!

... e l'addio del Faakersee

La gara del Faakersee nel racconto di Giaco:

Domenica 25 agosto, ore 6.00 del mattino….nessuna sveglia puntata, nessun impegno lavorativo, né extralavorativo…eppure la luce si accende e qualcuno inizia a schiaffeggiarmi e a tirarmi giù dal letto per la caviglia…molti si spaventerebbero, qualcuno urlerebbe, non io…ma non perché super coraggioso ma perché morto di sonno, dopo un week end di sport e bagordi…
Ci metto qualche secondo, poi decido di aprire gli occhi e inizio a focalizzare i volti di chi mi si para davanti…sono i miei amici: Manu, Mario, Tommy, Reci e Beppe.
Forse era meglio fossero stati i ladri!
Non capisco subito cosa vogliono, mi chiedono di vestirmi in fretta e seguirli… tra me e me dico “è giusto così…tra poco mi sposo…devo un po’ purgare, dopo tutte le angherie che ho commesso io nei confronti di chi ha fatto prima di me il grande passo” …ho solo il tempo di mettermi un bermuda, una maglia a maniche corte e le scarpe, qualcuno recupera una borsa che la mia connivente metà aveva premeditatamente preparato e siamo già fuori dalla porta…mah, non è finita qui…prima vengo bendato e sono costretto a andare a tentoni giù per le scale…auto a 7 posti, io rintanato nello spazio riservato al cane e si parte!
Dopo qualche minuto l’effetto sonno è svanito e sono divertito dalla nuova missione…dopotutto è comunque una sorpresa e la cosa mi diverte…poco importa la stanchezza o la scomodità.
Mentre viaggio bendato inizio a fantasticare su quale sia la nostra destinazione….Grado? Lignano? Ma c’è mal tempo….Qualche postribolo pieno di donnine oltreconfine? Ma son le sei di mattina….
mi lascio cullare dalle testate contro il vetro e dopo 1 ora e un po’ ringrazio i compagni di viaggio che mi consentono una sosta all’autogrill…trovare l’entrata bendato senza finire sotto le auto non è facile …più difficile è spiegare al commesso che non si tratta di un sequestro di persona dell’Anonima Sarda, impossibile è riuscire ad avere una brioche come gli altri…per me colazione a base di maltodestrine e integratori…bevo e ingoio senza domandare..
Ripartiamo…viaggiamo ancora un po’, combatto contro i rigurgiti del venerdì sera...ma poi finalmente arriviamo…non so dove siamo, sento solo che quando si apre la portiera siamo passati dai 20 gradi di Trieste, ai 12 di….?
Apro gli occhi: shock….li richiudo (forse ho visto male…)….li riapro…no, ho visto benissimo:
vedo un parcheggio con un’infinità di auto e tutt’attorno atleti e atlete dai fisici scolpiti, bici da crono, caschi aerodinamici, mute da nuoto….
Sono ad una gara di Triathlon….a giudicare dalle targhe dalle auto…siamo in Austria…
Bene, mi dico, siamo venuti a vedere una gara di triathlon dal vivo, oppure siamo venuti a tifare Marino e Beppe…ma ecco che i ragazzi mi dicono di guardare dietro di me….e lì che vedo la mia compagna di viaggio per la giornata
È lei, “la scassona”, bici monomarcia da 16 kg circa e con 30 e passa anni di onorata carriera…campanellino, porta giornali dietro, freni inesistenti, ruote lenticolari ricavate da una discarica per l’occasione….bella come il sole sfida le altre bici da crono già in fila.
Ma non è finita qui!
Indosso subito la maglia creata ad hoc per l’occasione….
E mentre il premuroso staff si organizza per procurarmi tutta l’attrezzatura, io mi avvio in fila per la registrazione!
Gli altri atleti ridono, sfottono, fanno le foto a me e alla scassona, ma poco importa…la felicità e l’entusiasmo di essere lì con gli amici per il mio primo triathlon rendono tutto bellissimo e divertente! Scampanello per farmi spazio e sono pronto (dopo la catechizzazione tenutami dal Presidente) per andare in zona cambio.
Subito il primo intoppo: la bici non frena! Beppe con il suo tedesco cerca di convincere i giudici di gara, che - però- notando il suo accento calabro lo rispediscono nelle retrovie. Nessun problema, spunta subito Manu che con pinza da estrazione per molari svita, avvita, stringe e in 6,7 secondi sono pronto…meglio del pit stop Ferrari…il giudice non può che lasciarmi passare….ride anche lui e mi fa l’in bocca al lupo (oppure mi manda a quel paese…) …tanto non capisco!
Sbrigate le formalità, ho 45 minuti per prepararmi…torno all’auto…seconda sorpresa…per la frazione di nuoto ho un vestiario eccezionale, preso apposta per l’occasione!
Costume intero da donna con tanto di sponsor, cuffia a fiorellini rosa, occhialini da bimbo….che insieme alla scassona e al casco da infante per bici costituiscono l’attrazione di tutto il faaker see!
Il tempo corre…ci siamo….con l’adrenalina e la contentezza che ho in corpo non ho ancora pensato alla cosa principale….non so nuotare!
O meglio…sì, sto a galla, faccio anche qualche bracciata, ma non ho mai nuotato una distanza di 350 mt (per fortuna ridotta rispetto ai 750 mt consueti)!
Mi dicono che andare a rana è da squalifica, mi dicono che senza muta è da squalifica, mi dicono che fare la pipì nella muta di Reci è da squalifica….insomma è più facile essere squalificati che finirla sta gara…Grazie alla bontà degli amici posso infilarmi la muta…non tanto per il freddo, quanto per l’orrore che potrei provocare nel pubblico con il costume da donna!
E in un attimo sono lì della partenza…circondato da nuotatori più o meno allenati, tutti con la cuffia dell’organizzazione e io con la cuffia di una bimba di 3 anni e gli occhialini che stringono….ma felice come un pupo!
Si parte…Marino mi aveva avvertito che avrei dovuto sgomitare in partenza….ma non mi aspettavo questo: tutti che sbracciano, ti tirano pugni in schiena, ti tengono giù le gambe, ti sbattono i piedi in faccia….nonostante questo, riesco a partire e a stare a galla…faccio i primi 100 metri spinto dall’adrenalina, poi inizio a sentire la fatica, ma decido che non farò nemmeno un metro a rana o a cagnolino…e continuo a nuotare (senza tener troppo sotto la testa). Quando la alzo, però, vedo che tutti intorno se ne infischiano dello stile e c’è chi va a rana, chi si ferma, chi fa nuoto sincronizzato, alcuni snorkeling…io continuo, giro la boa raschiando il bordo e riparto contro corrente…inizio a boccheggiare come una carpa, grazie a Dio l’acqua non è salmastra perché ne bevo tra i 5 e i 6 litri…finalmente giungo a riva e dopo essere uscito trovo i miei compagni di viaggio lì ad aspettarmi e incitarmi con tanto di cartelloni da tifosi! Fantastici….fischiano e urlano come neanche la curva del Partizan Belgrado nel derby e mi danno la forza per farmi a razzo di corsa il tragitto per andare in zona cambio!
Arrivo, mi sfilo la muta, l’asciugamano è zuppo di pioggia….(chissà perché me l’han fatto portare??), mi infilo le scarpe da jogging mentre i miei diretti rivali si stanno appena infilando i body  da bici….metto il caschetto e riparto!
Ho già superato qualcuno con l’abbrivio della bici (ricordandomi che non so nemmeno pedalare…e le poche volte che l’ho fatto, l’ho fatto a spinning…), ma arriva uno stop! Non è l’organizzazione, non la squalifica…è il primo punto ristoro organizzato dagli amici! Per poco non lo manco perché la bici non frena, ma grazie all’aiuto di Tommy riesco a frenare (mi blocca proprio per il braccio…).
Ed ecco che vedo svanire il vantaggio accumulato….mi sorpassano gli altri atleti, ma a me non me ne frega…per me ci sono altri striscioni di incoraggiamento e soprattutto un’ottima jota accompagnata da un brulé perfettamente stagionato (i miei complimenti a Manu, capace di passare da meccanico a chef in pochi minuti)…
Comodamente seduto sulla sedia da campeggio di Mario mangio e rido come un ebete per la situazione che sto vivendo….partecipo alla mia prima gara da triathlon con una bici degli anni ’20 e mi fermo pure a mangiare prodotti tipici!
E’ giunto il momento di ripartire….inforco la bici e riparto per la mia avventura: inizio a riprendere i primi “disperati” che trovo sul mio cammino…li soprasso e suono il campanello e loro, consci che chi li sta superando è tutto fuorché un’atleta, abbassano il capo in segno di sconfitta!
Il pubblico applaude il coraggio e io lo saluto sempre con il campanello, preceduto dal sinistro rumore delle ruote lenticolari… supero un paio di falsipiani, in salita recupero posizioni, in discesa le perdo perché non posso accelerare e perché i freni oggi scioperano…
Dopo quasi mezz’ora intravedo il nuovo punto ristoro! Ancora loro, inossidabili, incuranti della pioggia, con un nuovo striscione e nuovi generi alimentari: stavolta cranio e radler…vista l’ora tarda (sono quasi  le 11 di mattina!)…me la prendo ancora più comoda…tanto dietro di me dovrebbe esserci solo il bus scopa….i ragazzi mi incitano ancora a dare tutto nella corsa, a recuperare il più possibile…
E così mollo la mitica scassona e riparto…dopotutto la corsa è l’unico sport a me non completamente estraneo….il percorso è nel bosco, tutto sterrato, corro con un body da donna e non oso immaginare cosa pensano coloro che piano piano raggiungo e inizio a superare…al punto ristoro (quello ufficiale) chiedo quanti km siano …e mi rispondono “un paio”….bene un paio…allora posso accelerare…ma dopo 3 km…la strada non finisce, sono ancora solo nel bosco…mi sarò perso? No…in realtà erano 5 km…ed evidentemente il mio tedesco è molto più che arrugginito… ad ogni modo, torno sulla strada con una buona media…ed eccoli lì all’orizzonte…sempre loro
Lì ad attendermi per i festeggiamenti finali! Questa volta sono io a fermarmi senza che nemmeno mi venga richiesto, per rendere omaggio a chi ha ideato, organizzato e supportato questa fantastica giornata….
Alla fine chiudo la gara in 1 ora e 09 minuti…sotto il tempo (1 ora e dieci) indicatami dal Presidente…i ristori e l’attrezzatura artigianale sono state le parti più belle e divertenti….nelle varie discipline me la sono cavata più o meno bene (di sicuro credo che mi rimetterò ala prova in un’altra gara), ma i miei occhi sono pieni di gioia e gratitudine per la giornata che mi è stata regalata!

Giaco

24/08/13

... e la Kärnten Läuft

Era un paio d'anni che puntavo questa gara, quasi la gara di casa per me che spesso mi alleno su quei percorsi.
Le tre settimane precedenti le avevo passate "in ferie" riuscendo ad allenarmi con una notevole costanza.
Tra il giro di corsa o in bici la mattina all'alba, la nuotata al lago il pomeriggio e la sgambata la sera,
ero riuscito a fare due allenamenti praticamente ogni giorno.
Giovedì 16 apre il "Runner city", il villaggio che come per tutti gli avvenimenti a Klagenfurt si dimostra di un livello superiore, e ne approfitto per andarmi ad iscrivermi.
Qui il dubbio: faccio la mezza per la quale non sono per nulla allenato al ritmo di fondo lento, o mi butto sulla Viertelmarathon (10,6 Km) per farla a tutta?
3 secondi netti e decido... Non sono in grado di fare una gara "al risparmio"  e so che arriverei alla fine cotto!
Puntiamo alla corta e vediamo che ne esce.  
L'iscrizione, nonostante i quasi 7000 partecipanti tra le varie gare, risulta facile e velocissima: Due minuti di fila per accedere ad uno dei tanti touch screen per immettere tutti i dati, e poi via al banchetto per ritirare pacco gara e pagare.
La quota d'iscrizione è forse la nota dolente, 35€ per una 10 Km sono tantini, anche se so che l'organizzazione qui è pazzesca.
La partenza della gara è alle 8.00. La sveglia è puntata alle 6.15, alle 7 ho il treno (gratuito per gli iscritti alla gara) che mi porta alla partenza di Pörtschach.
Arrivo con quasi mezz'ora di anticipo. La temperatura è perfetta, 18 gradi con il sole, consegno la sacca e comincio a scaldarmi. A 10 minuti dalla partenza mi posiziono in griglia.
L'atmosfera è stupenda, 1500 runner, sul palco si alternano Dj e insegnanti di aerobica per il "riscaldamento di gruppo".
Un ragazzo mi domanda in quanto la voglio finire: a proposito in quanto la voglio finire? Li per li gli butto li un 45 minuti.
Crisi. A quanto posso andare? E' un pò che non faccio gare, mi sono allenato molto ma non ho idea quale passo possa adesso essere il mio "ritmo gara" su questa distanza.
Decido di tenere un passo "tranquillo" i primi 5 Km e poi vedere come va. Il percorso lo conosco bene, è tutto piano tranne le piccole salite e discese di pochi metri dei sottopassaggi.
Alle 8 in punto lo start. Parto  e sto bene, il primo Km in 3'50" lo conferma, ma non è il caso di esagerare. Mi assesto sui 4'15" per i successivi Km che scorrono velocissimi tra "docce" improvvisate dai padroni delle case sui bordi della ciclabile, cheerleaders posizionate lungo tutto il percorso con casse e musica a palla.
Dal 3 Km mi affianco ad una triathleta (chissà perchè in Austria tutti i triathleti usano i body anche per le podistiche) che ha il mio stesso passo.
Arriviamo al ristoro del quinto Km, lei rallenta per prendere un gel, sto bene, mi bagno e decido che è arrivato il momento di aumentare.
Con una lenta progressione comincio a superare quelli che mi stanno davanti, conosco bene il percorso e so esattamente quanto manca, so quanto posso spingere.
E' la prima volta che faccio una gara con "intelligenza", è la prima volta che coscientemente riesco a finire in progressione.
Gli ultimi 2 Km sono piattissimi (li sfrutto sempre per le ripetute), il ritmo è di poco soot i 4', mi sento bene.
L'arrivo è da brividi, le due ali di folla, la musica in piena, il cordone di cheerleaders ti danno una carica pazzesca e il 3'40" di media dell'ultimo Km lo dimostra...
Chiudo in 43'35" ad una media di 4'07". Finisco 93esimo sui 1500 della partenza. Non male come allenamento!

06/08/13

... e Marino allo Sprint di Udine

figuraccia...

Domenica 28 luglio 2013 la mia quarta gara di triathlon di questo anno, la terza sprint.
Dopo una settimana di ferie passata splendidamente in montagna, decido di rientrare un giorno prima proprio per partecipare alla gara.
Non sono in perfette condizioni fisiche, le lunghe camminate e giri in mountainbike con notevoli dislivelli si fanno sentire sulle gambe.
Alla vigilia mi pongo come obiettivo di rimanere sotto l'ora e 15 minuti.
A Udine ci sono più di 36 gradi.

Dopo il ritiro del pacco gara procedo con la preparazione della bici nella zona cambio, questa volta non mi sfugge nulla, tutto organizzato perfettamente. Scarpe sui pedali, borracce piene, occhiali e caschetto al proprio posto, scarpe ginniche lato catena e pettorale sul manubrio.

Il mio turno è il terzo.
La piscina è bellissima e l'impianto molto buono. Nonostante il caldo feroce ci sono molti sostenitori a sostenerci ed incoraggiarci.
Alle ore 15 sono in acqua, mi accordo con i miei colleghi di corsia e gli spiego che per fare 750m di nuoto il mio tempo non è meno di 13 minuti. Siamo in sei per corsia e dopo un consulto io sono il terzo.

Parto e mi rendo conto che per stare dietro ai due davanti a me il ritmo è più alto del mio solito. Alla fine esco dall'acqua con un ottimo tempo, il migliore di sempre.
Corro alla zona cambio salto in sella e via per la frazione di bici. Il cambio non è stato dei migliori, anzi un passo indietro rispetto a Torviscosa, mi dimentico il pettorale e faccio fatica ad infilarmi le scarpe in corsa sui pedali.

Fumata tutta l'ottima prestazione della prima parte.
La seconda frazione consiste di tre giri di un circuito di circa 6,5 km quasi tutto pianeggiante. I primi due giri come il mio solito non riesco ad unirmi a nessun gruppo, il caldo si fa sentire e tirare tutto da solo è veramente dura. Per fortuna il terzo giro mi supera un gruppo e con un po' di sforzo mi attaccò e mi faccio tirare un pochino.
Il tempo non è dei migliori ma non troppo male. Lasciò la bici e via per la frazione di corsa.


Qui cominciano i guai, il ritmo non è brillante e le gambe si fanno via via sempre più dure e pesanti. Il caldo si fa sentire tutto che sommato alla settimana trascorsa in montagna danno come risultato finale una prestazione pessima.
Sono costretto a camminare più volte, la salita che porta al castello di Udine è troppo dura.

Il risultato finale è pessimo ma non mollo e chiudo la gara in 1 ora e 27 minuti e 26 secondi.

Questi i parziali:

Nuoto 00:12:41
Bici 00:37:31
Corsa 00:37:14

Ringrazio Giulia la mia ragazza che mi ha accompagnato e si è cuccata il caldo atroce senza un filo d'aria.

Grazie.

 prossima!!!