Pages

27/09/13

...e la 2a Rampigada



Non avendo potuto partecipare lo scorso anno, ero rimasto con la voglia di sfidare i 2 km di pavè ed i oltre 300 m di dislivello di una delle più "impirade" salite di Trieste.
Fin qui tutto bene, ma... l'allenamento???
Le lezioni di spinning dello scorso anno sono ormai un lontano ricordo, e quest'anno le uscite in bicicletta sono state veramente poche. Ma facciamola lo stesso, impossibile non sarà!
Mi iscrivo online sul sito ufficiale della manifestazione una settimana prima della gara, e girovagando tra i link una volta terminata la burocrazia, mi imbatto nella sezione "L'esperto consiglia". Uno tra i vari punti recita: "provare almeno una volta il percorso". Effettivamente ne abbiamo sempre parlato, ho sentito il racconto dei compagni di squadra che l'hanno fatta lo scorso anno, ma non ho mai provato a farla nemmeno una volta...
Detto, fatto: il giorno stesso, via dall'ufficio, decido di prendere la bici ed andare ad "arrampicarmi"; parto da casa, sfrutto il tragitto fino ai piedi di Scala Santa come riscaldamento e via. Inizio ad un ritmo abbastanza sostenuto, sento di andare forte e bene, "ce la farò!", penso. Ma, ahimè, erano solo i primi metri... Ogni curva mi cela una rampa dritta che sembra infinita e più ripida della precedente; supero la prima, arranco sulla seconda, finisco al limite quella ancora dopo... impossibile. Devo fermarmi!
Rianalizzando a posteriori com'è andata, sono partito come un missile e mi sono bruciato tutto in meno di un km. Strategia totalmente sbagliata, visto che continuando poi la scalata dopo essermi riposato un paio di minuti, ho potuto constatare che da quel punto in poi la salita è (si fa per dire) più dolce del primo tratto.
Della serie "meno male che l'ho provata prima!".
Per la gara quindi, approccio totalmente diverso: parto lento, col rapporto più leggero, almeno fino al punto in cui mi sono dovuto fermare al primo tentativo. E se poi c'è spazio per aumentare, aumenteremo..! Ho il pettorale 140, il che significa che dalla partenza del primo alla mia ci sono un'ora e 10 minuti di attesa. Resto in zona start fino alla partenza di Silvio, che ha invece il numero 58, per incitarlo nei primi metri di gara: lui quest'anno la fa a piedi!
Nel resto del tempo che mi separa dal via faccio un paio di giri fino a Barcola con rapporti molto leggeri in modo da muovere le gambe senza affaticarle e mi ripresento alla partenza poco prima del mio turno.
Ore 11.10, si parte! Spingo i primissimi metri per prendere un po' di slancio iniziale, e non appena la strada si impenna scalo tutto e cerco di trovare fin da subito un certo ritmo. Nonostante il primo dei quattro cartelli che quest'anno l'organizzazione ha pensato di piazzare per "scandire" la salita non sia molto rassicurante, ci riesco abbastanza rapidamente, e nel frattempo raggiungo la prima fontana sulla curva che precede una delle fatidiche rampe. A metà di quest'ultima oltrepasso una nube di fumo che esce dal comignolo di una casa ai bordi della strada: approfitto per ringraziare vivamente chi ha ben pensato di accendere la stufa a legna per agevolare la respirazione degli oltre 200 atleti in affanno...
Tentato avvelenamento a parte vado bene, mi sento meno affaticato rispetto a qualche giorno prima, segno che sto procedendo in maniera più consona alle mie attuali possibilità. Lo conferma il fatto che raggiungo e supero il "punto di scoppio" del primo tentativo certamente stanco, ma con tutta la forza per proseguire.
Lungo la strada, ovviamente chiusa al traffico per l'occasione, ci sono moltissimi spettatori che incitano ogni singolo atleta, e questo è un grande aiuto lungo la salita.
Ponte, cambio di pavè: segno che manca poco! Non ricordo chiaramente il percorso, quindi non riesco da solo a distinguere quando si tratta dell'ultima rampa prima dell'arrivo. Chiedo e richiedo conferma (non si sa mai...) ai sempre più numerosi spettatori a bordo strada finché decido di aumentare per il rush finale: scalo uno o due rapporti ed aumento il ritmo per gli ultimi 2-300 metri che mi separano dal gonfiabile: è fatta!
Il cronometro ufficiale dice 20'52". Non avevo obiettivi particolari se non quello di riuscire ad arrivare in cima tutto d'un fiato, quindi prova superata; vedremo, dal prossimo anno, di cominciare ad abbassare!
Ad attendermi al traguardo trovo Beppe, di ritorno da 60 km di giro "defaticante" dopo il chrono-supersprint del giorno precedente, Reci, in gita di piacere con la famiglia, e Silvio, ormai già bello e riposato; complimenti a lui per aver chiuso in 19'29" a piedi, ma soprattutto per il 3° posto nella "combinata SPIZ".

...e ora, dopo la pausa estiva, si ricomincia con le gare di corsa..!

24/09/13

... e la giornada ciapada a Bibione...

In una domenica ricca di eventi, l'imbarazzo della scelta è tanto!
Ho gran voglia di rifare la Rampigada Santa (presto il racconto di Luca della sua cronoscalata!), ma in ballo per il fine settimana ci sono anche due triathlon, ed essendo la fine della stagione, con Marino decidiamo di spararci quest'ultima cartuccia.
Bibione o Lignano? Partendo dal presupposto che seppur corte, tutte e due non riusciamo a farle, con Marino decidiamo di provare una nuova esperienza.
Supersprint crono: 400/10/2,5 con partenza del nuoto ogni 20 secondi e scia vietata. Questo vuol dire niente ressa in acqua, ma soprattutto una gara con i battiti sempre al massimo!
La gara nel racconto di Marino:

"Sabato 21 settembre ultimo giorno d'estate.
All'appello siamo io, Giulia, Beppe, Tommasino e Miki.
Con molta probabilità l'ultimo triathlon della stagione, alla vigilia grandi emozioni e sensazioni...obiettivo dichiarato meno di 40minuti.
Frazione di nuoto in riva al mare (circa 400m ), poi passerella sulla spiaggia fino alla zona cambio, bici su ciclabile (10km) e in fine corsa tutta tirata nella pineta del campeggio ( 2,5km ).
La giornata è splendida e ci sono tutte le condizioni ideali per centrare il goal!
Anche i nostri supporters si godono gli ultimi raggi di sole...
Sono molto carico e trovare molti amici come Daniela e Silver pronti ad onorare anche questa gara mi fa capire che bisogna dare ancora più del solito!!!
Sono il numero 103 e il mio amico rivale Beppe è il numero 112,l'ordine di partenza è crescente e quindi il mio turno e circa dopo 30minuti dallo start.
Dopo 5 minuti di riscaldamento inizia la mia gara, questa volta mi ricordo di far partire il cronometro ma mi impongo di non guardarlo se non verso la fine. La mia strategia mi premia perché giro la curva degli ultimi 50m prima del traguardo che l'orologio segna 39 minuti. Alla fine chiudo in 39'18". Alla grande!
A questo punto aspetto Beppe. Teoricamente ci dividono 3minuti. Alla fine chiude con circa 17secondi meno di me. Veramente un grande. Con tanto impegno e tanta dedizione e riuscito a migliorare il nuoto il suo punto debole. Ora non lo ferma più nessuno e non mi resta che provare a rincorrerlo!!!!
Bravo Beppe."

57GALATI GIUSEPPES410ALPE ADRIA00:11:0800:16:5600:10:5700:39:01.10
60MONTE MARINOS311ALPE ADRIA00:09:1200:18:1800:11:4800:39:18.40

Ora finita la stagione dei Triathlon, si ritorna "a casa", in programma ci sono già 5/6 gare fino a Novembre.
Le distanze si allungano... speriamo di non rallentare troppo i ritmi!

09/09/13

... e Giaco a Bled

Dopo la prima entusiasmante esperienza di 2 settimane fa, mi son detto…perché non riprovarci? …Certo, non so nuotare e non so andare in bici, ma dopotutto da qualche parte dovrò pur cominciare!
Partenza presto (5 ore di sonno non sono il miglior riposo possibile), ammiraglia di Galati piena come al solito, questa volta al posto della mitica “scassona” mi presento al via con una mountain bike da donna (grazie Miki), in attesa di procurarmi una bicicletta tutta mia. Inoltre mi sono attrezzato con tanto di muta da nuoto e occhialini! Sembro quasi uno serio…nessun body da donna, niente jota ai ristori…l’unico dolce ricordo del triathlon del Faaker See è il mitico casco da bambino che mi aiuta anche ad individuare la mia bici in zona partenza!
Arriviamo in perfetto orario, prendo subito il mio borsone gigante e inforco la bici per andare alla partenza, cercando di prendere confidenza con le marce della bici, a me ancora sconosciute…Rapide foto di rito, check-in e via in zona cambio…postazione libera e meno formalità che in Austria…vado subito a provare l’acqua del lago e sopresa è “tiepida”….21 gradi…e quindi nessuna necessità di muta (soldi spesi bene, grazie Beppe!)…cerco di capire se qualcuno la usa, ma sembra che sarei l’unico…quindi costume e via!
Dopo un saluto al caloroso pubblico al seguito (2 mogli e 2 lattanti), ci infiliamo occhialini e via in acqua…saremo circa un centinaio e ho la brutta sensazione che siano tutti più allenati di me e temo di leggere il mio nome in fondo alla classifica…
Si parte: ricordandomi le spinte e le botte sul Faaker See scelgo una posizione defilata nelle retrovie e cerco di non perdere d’occhio le 2 cuffie da squalo dei miei 2 compagni! Li seguo (complice il grande traffico nel lago) fino alla prima boa…poi l’iperventilazione fa il resto…
li seguo con la coda dell’occhio, ma inizio a staccarmi….sulla seconda boa ringrazio un avversario che mi spinge nella direzione giusta, altrimenti andavo alla deriva…giungo a riva dopo circa 8 minuti e mezzo…2 minuti meno dell’altra volta, ma mi accorgo subito che le gambe sono stanchissime…cammino lentissimo sulla passerella verso la bici e non è un buon segno!
Riconosco la bici ma prima mi devo vestire…sono uno dei pochi senza body e perdo 1 minuto e mezzo al cambio per infilarmi pantaloncini e canotta, mentre il pubblico mi incita a darmi da fare per ripartire…parto in sella alla bici ma la combinata gambe molli + percorso vallonato non aiuta….e la prima metà di percorso è durissima, mi stacco abbastanza in fondo, pedalo solo in salita e spingo pochissimo…incrocio gli altri atleti e i miei compagni che sembrano in sella ad un motorino…non scendo dalla bici, ma ci manca poco! Presa confidenza con i cambi shimano e con il percorso, il secondo giro va meglio…la gamba ricomincia a dare segni di vita: non recupero posizioni ma solo morale…arrivo alla zona cambio e non devo far altro che mollare la bici e ripartire!
Finalmente la corsa, dove inizio subito con un buon ritmo….anche qui è pieno di salite…e che cavolo! Quando troverò un percorso solo in discesa???!! Piano piano inizio anche ad incrociare i primi che tornano…cavoli non è che avrò sbagliato strada? Sembra di no e inizio anche a superare qualcuno…sto davvero recuperando qualche posizione! Poco prima del ristoro incrocio Reci e questo mi invoglia ad aumentare per cercare di rientrare insieme a lui…il ritorno però è infinito e di Reci nessuna traccia…il pubblico ci incita e questo fa benissimo al morale…supero una decina di atleti e alla fine scorgo anche il mio compagno che raggiungo a 500 metri dal traguardo…
Chiudo in 58’ e 41” al 79esimo posto complessivo (su 96) e quindi sono soddisfattissimo per essere rimasto sotto l’ora di gara, primo obiettivo plausibile viste le mie condizioni!
Morale: l’89esimo e il 91esimo posto nel nuoto e nella bici a fronte del 33esimo nella corsa evidenziano che non posso improvvisare nulla e sarà meglio iniziare a infilare la testa sott’acqua e pedalare se voglio veramente migliorare!
Fantastico lo spettacolo dei triatleti olimpici che gareggiano dopo di noi e sono un’altra bella botta per il mio morale...!


Giaco

... e Beppe a Bled

Settembre, la fine dell'estate, e per motivi vari, dopo tanto allenamento, sono riuscito a fare un solo triathlon...
Non sono ancora pronto per fare un olimpico (e dopo il nuoto di oggi ne sono ancora più convinto) quindi con Giaco (ancora "imborezzado" per la gara del Faaker see), e Reci (che quest'anno non si è praticamente allenato) decidiamo che uno supersprint può essere una buona occasione per fare tutti assieme un pò di esperienza...
E Bled con il suo "Triathlon per tutti" ci sembra l'occasione giusta per fare anche una bella gita con le famiglie.
La gara è alle 12 ed arriviamo a Bled alle 10.30, in tempo per sbrigare tutte le formalità.
La giornata è perfetta, 25 gradi e sole. In più l'atmosfera "informale" della gara ci aiuta a metterci a nostro agio...
Ritiriamo il pacco gara, ci facciamo "marchiare" con il numero e siamo pronti per preparare la zona cambio. Le posizioni sulla rastrelliera sono libere, per cui riusciamo a metterci tutti e tre vicini.
Ripetiamo assieme i vari passaggi da fare nelle due transizioni (in tre probabilmente è più facile non dimenticarsi qualcosa) ed andiamo a testare l'acqua per capire come nuotare. 21 gradi non sono tantissimi, ma per i 6/7 minuti previsti siamo tutti concordi che la muta (anche se corta) è troppo. Tornare alle bici oggi è estremamente facile, ed il casco di Giaco è un ottimo promemoria se proprio dovessimo dimenticarci la strada...
Partite le staffette ci posizioniamo sotto le bandierine del via.
Anche se ho cominciato da solo un anno, mi sono allenato molto sul nuoto e rispetto a Torviscosa mi sento molto più preparato. In settimana ho provato un po' il ritmo per capire in quanto potrei fare i 300 senza uscire tra gli ultimi ma tenendo un ritmo "almeno decente". 5 minuti abbondanti in piscina: mi do come limite i 6 minuti.
Siamo in 100 alla partenza, la prima boa è a circa 130 mt, breve deviazione verso una seconda boa a 30 mt dalla prima e ritorno.
E' la mia prima volta in lago, e nonostante lo abbia letto nei racconti di molti sono ancora incosciente (nel senso che non conosco...) sulla "tonnara".
Partiamo.
Passo i miei primi 30/40 metri tra spinte, calci, persone che mi nuotano sopra. Bevo praticamente ogni volta che tiro fuori la testa. Per pochi secondi mi passa per la testa di fermarmi, far passare tutti ed andare.
Non posso. Mi isolo, nuoto un pò a rana per evitare ulteriori calci, e siamo già alla prima boa. Qui la situazione si ripete. La concentrazione di persone è altissima e sono nel lato interno per cui non posso neanche allargarmi. Ormai ho capito mio malgrado come funziona... alla meno peggio schivo gambe e braccia e comincio finalmente a nuotare. Ne passo qualcuno prima dell'uscita ma, classifica alla mano, esco 73esimo (su 96) con il tempo di 7'14"...
Assieme a me esce Marco, Giaco è un po' più in dietro.
Qui comincia la mia gara!
In meno di 40" infilo gli occhiali ed il casco e corro all'uscita della zona cambio. Bene!
Monto al volo sul sellino, le scarpe sono fissate con gli elastici, un paio di pedalate per infilarle e posso andare.
Il percorso sulla carta sembrava impegnativo, ma a farlo lo è ancora di più.
Le salite sono impegnative (quasi due Km su 13 al 10%) e le discese sono molto tecniche e non si può spingere. In più ci sono quattro giri di boa da fare, dove bisogna quasi fermarsi per poi ripartire. E' senza dubbio un percorso per me e me ne accorgo quando, soprattutto in salita, passo gli altri con estrema facilità.
Durante i due giri incrocio più volte sia Marco che Giaco ed è l'occasione per incitarci a vicenda.
Grande carica me la danno anche Miki e Tommy che sono sempre pronti ad incitarmi quando passo!
Anche la seconda zona cambio è velocissima ed in 30" raggiungo la rastrelliera, mi tolgo casco ed occhiali e mi infilo le scarpe da ginnastica.
Non ho idea di come sia il percorso a piedi, ma mi impongo di fare 3,3 Km in meno di 14'.
Le gambe sono dure, in bici ho spinto tanto, ed ho un forte dolore agli addominali... Il primo Km è abbastanza lento (4'40") ma mi impongo di andare a recuperare, mano mano che li vedo, gli avversari davanti a me. Al giro di boa mi sento bene e comincio a spingere. Incontro Reci che mi sembra abbastanza cotto e poco dopo Giaco che al contrario è bello pimpante.
Chiudo la frazione in 14'41" tutto sommato soddisfatto per aver fatto il ritorno quasi tutto sotto i 4'.
Alla fine il cronometro segna 47'11". Finisco 21esimo, il che vuol dire che tra bici e corsa ne ho passati più di 50... non male.
In 58'41" finisce Giaco, subito dopo arriva anche Reci in 59'09".

Ora finita per noi la stagione (nelle prossime settimane abbiamo alcuni impegni IMPORTANTI... Giaco sei pronto?), si torna alle gare podistiche con la convinzione che con un inverno davanti, non si possa che migliorare per passare al prossimo step... l' olimpico!

05/09/13

... in gita a Bled!

Sabato di fine estate, previsto sole e caldo...
E' così che da uno scambio veloce di mail decidiamo che una gita ci sta...
E quale occasione migliore per visitare il lago di Bled, con la sua chiesa sull'isoletta...
Un bagnetto, un giretto in bici ed una corsetta: qualcuno ci ha preso gusto...