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08/07/12

... al Sellaronda HERO

Ecco il post di Marino:  

23 Giugno 2012, Selva di valgardena.
Sellaronda Hero 52 km, 4 passi e circa 3000 m  di dislivello D+.
Ci sono.
Quest'anno sono preparato meglio ad affrontare il lungo sforzo fisico e a gustarmi i paesaggi che mi attendono. Nel mio zaino oltre agli integratori, barrette energetiche e bevande varie aggiungo la macchina fotografica.
Sveglia ore 6.30 del mattino, mi libero subito dei fantasmi (per fantasmi intendo "quel dirigibile marrone senza elica e timone dentro me" per citare elio), poi colazione: 4 fette di pane e marmellata e un sacco d'acqua.
Il tempo non promette niente di buono, le previsioni dicono che nel pomeriggio sono previste piogge forti, non c'e' da star molto tranquilli.
Vestiario abbastanza tecnico: pantaloncino imbottito, maglia intima termica e maglia dello scorso anno del Sellaronda Hero per far capire che non sono venuto a pettinar le bambole.
Sono molto eccitato e non vedo l'ora  di mettere alla prova la mia nuova bici.
Ore 7 usciamo dal nostro residence. Beppe si offre come lo scorso anno di accompagnarci ,a me e a reci, alla griglia di partenza. Con la foto di rito iniziano le prime gocce di pioggia.
Io e reci ci rechiamo al nostro varco e beppe si sposta più avanti per scattarci qualche foto. Lo speaker annuncia che mancano pochi secondi alla partenza ma al nostro varco siamo soli e capiamo che qualcosa non va. Intanto le gocce d'acqua da 2 sono passate alle secchiate.
Piantiamo li le bici e scappiamo a rifugiarci sotto il tetto di un albergo. La temperatura è bassa l'acqua è tanta e guardandoci in faccia valutiamo assieme se intraprendere la sfida o ritirarci. Alla fine scopriamo per nostra disorganizzazione che siamo divisi in batterie e che la nostra parte alle 8.30. Nel frattempo la pioggia non vuole proprio smettere e noi ormai congelati ci rifugiamo all'intermo dell'albergo.
Finalmente e' il nostro momento, in sella e si comincia!
La prima salita, a detta del vincitore della scorsa edizione del Sellaronda Hero è la più dura.
Me la ricordo bene e confermo quanto detto da Mirko Celestino. Seguo i suoi consigli e decido di partire con molta calma e di mantenere un ritmo il più costante possibile. Mi sento bene e il Dantercepies è ampiamente alla mia portata.
Dopo circa 20 minuti che pedalo mi trovo Beppe con la macchina fotografica fermo ai bordi della salita che ci incita e ci scatta foto. Dopo l'oretta di pioggia a catinelle credevo fosse già al residence sotto le coperte al calduccio. Lo sprono e gli dico che secondo me può fare tranquillamente anche lui il
Dantercepies! Arriviamo su in circa un'ora e 20 minuti.
Il ristoro non e' ricco come lo scorso anno ma mi fiondo sui panini e comincio a mangiar come un pazzo. Via con le foto di rito, uno spettacolo, sotto di noi abbiamo da un lato Selva e dall'altro Corvara, che paesaggi!
Qui ci dividiamo: Beppe torna indietro, io e reci proseguiamo la nostra avventura. La discesa è impraticabile, un fiume di fango quasi fino a Corvara e restare in sella e praticamente impossibile. Reci ci prova e finisce col far capriole, io non ci provo nemmeno e spingo a mano praticamente sempre. Come risultato siamo ricoperti di fango dalla testa ai piedi.
Dopo circa 30 minuti arriviamo al primo checkpoint: a corvara troviamo la strada chiusa e ad attenderci ci sono un paio di organizzatori con un tronchesino in mano che ci ritirano il chip e ci dicono che siamo fuori tempo limite. Li guardiamo increduli e chiediamo spiegazioni che troviamo molto assurde. Ci dicono che se vogliamo proseguire possiamo farlo per conto nostro e soprattutto a nostro rischio e pericolo. Davanti a noi troviamo numerosi altri partecipanti nelle nostre stesse condizioni, ma non stiamo molto a discutere e arrabbiati proseguiamo verso il residence.
Ci facciomo il passo Selva ma questa volta lungo la strada, sono circa 12 km di salita. Alla fine in tutto sono circa 35 km, all'appelo mancano 3 passi ma la fatica si è fatta sentire ugualmente. A questo punto per chiudere la giornata degnamente non resta che buttarsi in piscina e poi sauna, idromassaggio e bagno turco: super! Arrivederci al prossimo anno... forse!

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