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10/10/12

...e la mezza di Aurisina!


Il calendario degli allenamenti prevedeva in realtà un'attività diversa per questo weekend, mentre il turno del lungo sarebbe stato domenica prossima. Ma l'atmosfera della gara e l'idea di correre più di 20 km in mezzo a tante altre persone, uniti alle prospettive per il fine settimana successivo (biciclettata sabato e Barcolana domenica, con conseguente occupazione del mio percorso abituale) mi hanno spinto ad iscrivermi alla 34a Maratonina del Carso.
Obiettivo dichiarato: corsa lenta, come se fosse allenamento. Dopotutto è quello che dovrei fare per la mia preparazione all'Euromarathon del 4 novembre. Dopo un po' di calcoli decido che 1h45' - 1h50' potrebbe essere un tempo ragionevole.
Il percorso da questo punto di vista dovrebbe essere dalla mia parte: primi 5 km di lieve ma costante salita, altri 10 (5 andata + 5 ritorno) caratterizzati da continui sali-scendi già affrontati nel Vidussi qualche mese fa, e gli ultimi 5 km questa volta in leggera discesa per il rientro ad Aurisina. Mi ripeto e mi impongo quindi di partire con calma, arrivare al giro di boa attorno ai 5'/km e a quel punto valutare la situazione.
Parto presto da casa: devo iscrivermi e voglio fare le cose con calma, compreso un riscaldamento un po' più lungo del solito (non ci vuole molto penserà qualcuno...). Il cielo non promette niente di buono; le previsioni indicano pioggia proprio durante la mattinata ma ultimamente non le hanno azzeccate proprio tutte, quindi non ci faccio troppo caso.
Non c'è ancora tanta gente al banco delle iscrizioni, mi sbrigo presto; torno in macchina, attacco il pettorale, mi cambio e via verso Pineta del Carso a sciogliere le gambe e scaldarsi, come la gran parte dei partecipanti. Mentre torno verso la zona della partenza (mancano 20 minuti, 5 alla chiusura delle iscrizioni) sento rumore di una bicicletta raggiungermi alle spalle: mi giro e vedo un uomo enorme in sella ad una bici da chrono, che in un italiano molto stentato mi chiede "...dove è iscrizione?". Gli indico la strada e lo vedo sparire dietro la curva poco avanti a me: finirà la mezza in 1h22', dopo 50 km con 500 m di dislivello di bicicletta per raggiungere Aurisina, e ripartirà 20 minuti dopo aver tagliato il traguardo per altri 90 km con 1000 m di dislivello per tornare a casa...
E' quasi l'ora di partire, quindi ultima sosta tecnica e mi dirigo al gonfiabile in piazzetta di Aurisina. Puntuale come non mai, arriva la pioggia a battezzare lo start, tanto che l'area antistante la linea di partenza è deserta e quasi tutti si riparano sotto i poggioli o sotto gli alberi fino agli ultimissimi istanti. Resto comunque vicino all'arco bianco, e mi muovo subito assieme alla folla per mettermi in griglia e non restare troppo indietro. Allo sparo sono ad un paio di metri dal via: si comincia.
La pioggia sembra non mollare un attimo, tanto che dopo 500 m ho già le scarpe che pesano almeno mezzo kg in più ciascuna! Mentre cerco di tenere il ritmo ascolto qua e là i commenti degli altri. L'idea comune è che se continua a piovere in quelle condizioni, è già tanto finire la gara. Ho iniziato a correre da poco, e non mi è mai capitato di prendere un acquazzone simile: se lo dice qualcuno che sembra più esperto di me, sarà vero! In effetti le scarpe piene d'acqua non risultano affatto comode...
Fortunatamente un po' prima del 5° km smette di piovere. Il Garmin mostra una media di poco superiore ai 5': considerando il meteo, la salita iniziale e l'obiettivo imposto ritengo 1/4 della prova superato; mi sento bene, mi sembra quasi di non aver corso fino a quel momento. So però che mi aspetta un pezzo forse più duro del primo, perché al Vidussi ricordo di aver accusato non poco i sali-scendi. Svolta a sinistra, cavalcavia, Gabrovizza, Sales: supero qualcuno e nel frattempo passano i primi nel senso opposto; significa che il giro di boa è vicino. Arrivo ai birilli ad una media sotto i 5' (con l'ultimo km a 4'38"), e di nuovo mi stupisco della freschezza che sento ancora nelle gambe.
I primi km del ritorno, senza pensarci troppo, li corro attorno ai 4'30"; arrivo a Gabrovizza ed incrocio Beppe che, a metà del suo giro in mtb, ha fatto una pausa per venire a supportarmi. Nei 4 km assieme scambiamo qualche parola, e grazie alla sua compagnia quasi non mi accorgo di averli percorsi ed essere ormai all'ultimo ristoro: ancora qualche km ed è fatta!
Sarà la discesa, sarà il sentire la fine vicina, sarà il vedere poco avanti a me persone che conosco e quindi l'assecondare il desiderio inconscio di andare a prenderle, fatto sta che gli ultimi km "volano" nettamente sotto i 4'20", con l'ultimo km corso a 4' (avevo non so chi attaccato alle spalle da 500 m, non potevo mica farmi superare proprio alla fine...). Taglio il traguardo, ma la sensazione è quella di poter continuare a correre. L'orologio dice 1h37'41".

Ripensando agli obiettivi, teoricamente dovrei ritenerli raggiunti solo per metà: 51'34" (4'54" di media) nei primi 10 km, 46'07" (4'23") nella seconda metà. Ma le sensazioni durante e dopo la gara, per non parlare dei 3' rubati al mio precedente (ed unico) personale sulla mezza compensano tutto e fanno anche di più! E riguardo all'obiettivo Euromarathon? Avrò sbagliato per quanto riguarda la preparazione? Data la mia inesperienza credo che la risposta la scoprirò solo tra un mese o poco meno; in ogni caso questo è già un ottimo risultato!

1 commento:

  1. GAGLIARDO!!!!

    COMPLIMENTI PER I RISULTATI CHE HAI RAGGIUNTO.

    SEI UNO DEI POCHI CHE NON HA MOLLATO!!!

    BRAVO!!!

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