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15/09/15

Half Ironman 70.3 a Pola il 20.09.2015

La frittata è fatta:
E’ lunedì 30 marzo 2015….ultimo giorno utile per l’iscrizione all’Ironman 70.3 di Pola a prezzo ridotto e la mia mano destra – totalmente scollegata dal mio cervello – ha appena cliccato “SI’” nella casella “Procedi all’acquisto”.
C***o, cos’ho combinato? E ora? Mah.. forse si scherzava e ora mi torneranno i soldi…gli spiegherò che c’è stato un errore…
si ma quale errore?


Potrei spiegare loro che ho comprato una bici usata (in alluminio) solo da 4 mesi?
Che ci sarò andato sopra sì e no 5 volte e sempre con l’occhio vigile degli amici?
Che non ho nemmeno dove tenerla la bici?
Che non so assolutamente cosa sia un 39/53 ed un 34/50?
Che le uniche prolunghe che conosco sono quelle per l’aspirapolvere?
Che l’unico gel che ho mai preso era quello per i capelli quando ancora serviva a qualcosa?
Che non ho una divisa, né delle scarpe da bici?
Che per fare 90 km di bici non so nemmeno verso dove devo andare?
Che per me un percorso piatto non esiste perché mi stanco solo a montare in sella?
Che non so gonfiare una ruota e che se buco torno a casa a piedi?
Che non so stare in scia? E comunque, quando ci riesco, quelli davanti son troppo veloci per seguirli?
Che non so staccare il piede dal pedale e se mi fermo cado per terra?
Che non so a cosa servano gli elastici per le scarpe ai pedali?
Che se mi esce la catena della bici la rimetto sopra a mano?
Che ho iniziato ad andare in piscina solo da un paio di mesi?
Che ho fatto solo un corso per principianti ed è già tanto se sto a galla?
Che riesco a completare – con fatica – una vasca da 25 metri?
Che se bevo un po’ d’acqua mi devo fermare per 3 minuti buoni?
Che non so mettere gli occhiali e mi entra continuamente l’acqua da tutte le parti?
Che non ho la muta per nuotare?
Che, a dire il vero non ho nemmeno una cuffia, un orologio che tiene il gps in acqua, né un pull buoy?
Che non so cos è un pull buoy?
Che in mare non ho mai nuotato più di quanto servisse per andare al largo a far pipì?
Che non ho mai fatto un allenamento combinato e che mi stanca solo l’idea?
Che il mio debutto nel triathlon è stato al mio addio al celibato alla guida di una Graziella, mangiando jota e luganighe ai ristori?
Che il porta numero dovrei comprarlo e non saprei nemmeno dove?
Che non so che vuol dire 70.3 e che “no draft” per me vuol dire che non hanno birra alla spina?
Che dieta ipolipidica, carb loading e bodygram per me è aramaico?
Che nuotare per 40 minuti di fila,  svegliarmi alle 6 (ma anche alle 7) per fare un allenamento di 3-4 ore, pedalare sotto 40 gradi d’estate, correre con umidità del 90%, portarsi gli occhialini e la muta anche in vacanza lo trovo da pazzi?


Beh potrei provare a scrivergli che non so fare tutte queste cose…oppure provare ad imparare…ci sono 5 mesi e mezzo …165 giorni che mi separano a quel 20 settembre: darmi un obiettivo mi ha sempre aiutato nella vita…allora che fai Giaco? Ci provi?

Ci provo!
Avviso subito Beppe, “deus ex machina” di questa mia nuova sfida e gli chiedo di aiutarmi.

Lui non solo mi aiuta ma mi segue, ma mi consiglia, mi sprona, mi spiega, risponde alle mille domande, ai mille dubbi, alle mille incertezze che sopraggiungono in questi mesi.
Posso tranquillamente affermare che senza il suo aiuto non mi presenterei a questa gara, né probabilmente praticherei questo sport…ancora una volta grazie Beppe.
Con lui sicuramente ci sono sul podio tutti gli amici che mi hanno dato un consiglio, un incoraggiamento o un apprezzamento in questi mesi.
Da Marino, che mi ha insegnato che la programmazione non è tutto, a Marco, che mi ha insegnato che anche se non arrivi primo, il tuo traguardo puoi raggiungerlo lo stesso.
Da Manu e Tommy che mi hanno spronato a dare di più in bici, a Luca che ha tenuto il conto dei miei allenamenti, a Nicola che mi ha raccomandato di “rucar forte”. Grazie ai miei genitori, che non hanno chiamato il centro d’igiene mentale vedendomi allenarmi 6 giorni su 7 e a tutti i compagni di allenamento e di squadra e agli amici tutti per la sopportazione.
Ma soprattutto grazie a Caterina, che ha condiviso con me tutti i sacrifici, sicuramente non fisici, ma organizzativi, mentali etc…sfoggiando tanta pazienza e una comprensione smisurata.

Questi mesi sono stati un susseguirsi di sforzi, sacrifici e di tante piccole soddisfazioni:
Ho partecipato a 4 gare ufficiali, 2 triathlon sprint e 2 triathlon olimpici…ho fatto parecchi allenamenti, con qualsiasi condizione atmosferica, alternando miglioramenti, delusioni e speranze…
Mi dico sempre che avrei potuto fare di più, ma ho nuotato più di 80 km, ho pedalato per quasi 2.000 km e ho corso per 500 km.
Non ho imparato a fare tutte le cose dell’elenco…(se buco sono sempre nella melma e continuo a non sapere che tipo di rapporto sto usando mentre pedalo…), ma ho scoperto un nuovo me stesso…pensavo di aver raggiunto la mia soglia della fatica già tante volte fa, e invece ho imparato a spostare quell’asticella sempre un po’ più su…di centimetri, magari di millimetri, ma ho imparato che si può dare sempre qualcosina in più….
Ho imparato che questo è uno sport individuale ma ci sono mille modi per aiutarsi e sostenersi prima/durante e dopo una gara.

Tra 5 giorni tocca a me….inutile dirlo che viste le basi da cui partivo ad aprile, anche già solo presentarsi alla partenza sarà un successo, ma ormai che siam qui, tutti agghindati per il ballo…allora balliamo!
Ci vediamo a Pola, per un vero e proprio Half Ironman, un 70.3 (che ho imparato sono le miglia necessarie a completare la gara).

Ok, ci siamo, continuo a ripetermi: forse ora tra quei pazzi ci sono anch’io…

Giaco

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