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07/11/12

...da Capodistria a Muggia!



La resa dei conti!
Tenendo conto del solo risultato la prestazione di domenica potrebbe essere considerata un trionfo al 99% (togliamo un 1% per quei 30' di troppo...), ma analizzando l'intero contesto le cose non sono andate pienamente come speravo.
Procediamo con ordine.
Allenamento dovrebbe esserci. Da inizio agosto ho ripreso in mano le tabelle pronte per la Bavisela, cercando di seguirle il più possibile.
Per quanto riguarda la tattica, visto l'ottimo risultato dell'ultimo lungo alla Maratonina del Carso decido di confermare sulla carta la strategia adottata un mese fa: partenza "lenta" (pensavo a 4'40", più veloce rispetto ad Aurisina visto che mi aspettavo una prima metà gara meno impegnativa dal punto di vista del dislivello), per poi accelerare dopo il giro di boa.
Parto senza conoscere per niente i primi 13 - 14 km di percorso, essendo la prima volta che partecipo a questa manifestazione. Col senno di poi questo è di certo un aspetto che ha influito sull'andamento della gara.
Tralasciando il noioso pre-gara (nota per le prossime occasioni: non è assolutamente necessario prendere proprio il primo pullman...), passiamo subito al riscaldamento: corsetta sul piacevole lungomare di Capodistria con qualche allungo finale, per un totale di circa 2,5 km. C'è parecchia umidità, che io soffro abbastanza, quindi decido di fare qualche metro in più per scaldarmi maggiormente. Poco prima della partenza ci si raggruppa dietro al gonfiabile, mentre la banda della città di Capodistria accompagna gli ultimi minuti che precedono lo start.
Sparo; il primo centinaio di metri di percorso è racchiuso tra paletti uniti da del nastro che non consentono al gruppo di disperdersi, quindi a ritmo quasi obbligato cerco di non farmi spingere e di trovare uno spazio per andare avanti. Gli atleti al via non sono moltissimi (la classifica finale riporterà circa 450 arrivi) ma in quei 2 - 3 metri di larghezza lasciati dai paletti sembrano un esercito! Quasi non mi accorgo che il Garmin suona e riporta il primo km a 4'20": decisamente troppo basso, devo rallentare. Cerco di calare il ritmo ma cambi di direzione, marciapiedi, aiuole, rotonde, uniti alla normale freschezza di inizio gara, all'assenza di pendenza ed al fatto che il gruppo non si è ancora del tutto sciolto me lo impediscono. Col senno di poi questo è di certo un altro aspetto che ha influito sull'andamento della gara.
Riesco a rallentare lievemente appena al terzo km, una volta uscito da Capodistria ed imboccata la ciclabile che affianca l'autostrada. Da qui in poi però il percorso si fa più irregolare in quanto a dislivello, soprattutto positivo. Salitine più o meno dolci alternate a qualche strappo breve ma ripido spezzano decisamente il ritmo e non aiutano a mantenere la velocità costante. Recupero qualcosa durante il sesto km, quando svoltando a sinistra si torna verso il mare in leggera discesa, ma rispendo tutto ed anche di più dal settimo fino a tutto il dodicesimo km sul continuo alternarsi tra piano e salita che porta ad Ancarano (il dodicesimo km a 4'58" vale più di mille parole...).
Raggiungo finalmente la "cima" del colle e riprendo un po' di fiato sulla lunga discesa che porta al confine di Lazzaretto mentre dal cielo, fino a quel momento clemente contro tutte le previsioni, comincia a piovere. Col senno di poi anche questo è un aspetto che ha influito sull'andamento della gara. Gli ultimi km in territorio italiano cerco di correrli al meglio delle mie possibilità: il percorso da lì in poi è praticamente tutto in piano, ma sento le gambe molto provate dai km precedenti, e le scarpe che in pochi minuti si sono zuppate d'acqua non agevolano molto il passo... Riesco, in maniera non proprio costante, a mantenere un buon ritmo ma la stanchezza è troppa per spingere ancora: taglio il traguardo al porticciolo di Muggia ed il cronometro segna 1h35'30".
Facendo un po' di analisi, ho impiegato quasi lo stesso tempo (e quindi ho corso allo stesso passo medio) per la prima metà e per la seconda. Ripensando però al percorso, la gara probabilmente avrebbe dovuto essere gestita in modo diverso, spendendo meno all'inizio (come mi ero proposto) e gestendo le energie nel saliscendi per poi accelerare nella seconda parte, magari sfruttando la lunga discesa del tredicesimo km. Conoscendo il percorso forse sarebbe stato più semplice, ma i primi 2 km a 4'20" forse potevo evitarli...
Ad ogni modo, tirando le somme, l'obiettivo che mi ero prefissato ad inizio agosto è raggiunto; aggiorno il personale sulla mezza e l'ora e 35 minuti è stata toccata. Peccato per quei 30"...
 
Però tra due settimane ci sarebbe Palmanova...

2 commenti:

  1. Il percorso non è dei più semplici e va molto interpretato. Al di là di tutto direi che comunque hai corso molto bene ed il risultato è da definire ottimo. BRAVO !!

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    1. Grazie mille! :-)
      Come già scritto nel post, concordo pienamente sul percorso... Spero mi serva da lezione in futuro!

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