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08/09/14

... e il 70.3 di Beppe

Quando fai una gara da 6 ore, di tempo per pensare ne hai veramente tanto...
E durante la gara ho scritto, cancellato e riscritto questo post mille volte nella mia testa... Ogni volta succedeva qualcosa, qualcosa per cui mi dicevo: "Cavolo, questo devo proprio raccontarlo"
Avrei voluto parlare dei sacrifici fatti negli otto mesi di preparazione alla gara, delle sveglie presto delle giornate freddissime e di quelle calde (a dir la verità non troppe)...
Avrei voluto parlare di ognuno dei 204 allenamenti, dei 104 Km di nuoto, dei 600 Km di corsa, dei 2300 Km di bici, delle 170 ore passate solo o in compagnia...
Avrei voluto parlare dei due giorni precedenti alla gara, delle sensazioni fantastiche, dell'ansia e della paura, nel pensare e ripensare alla gara, alla previsioni del tempo, alle nuvole che non se ne andavano dalla mappa delle previsioni per il giorno della gara...
Avrei voluto parlare di quanto è bello ritrovarsi ad un briefing con 2000 persone, e vedere la tensione e la concentrazione in ognuno dei loro sguardi...
Mille volte ho pensato a come descrivere ogni singolo passaggio per la preparazione della bici, delle sacche per la gara, della zona cambio...
Ho cercato le parole migliori per spiegare le sensazioni incredibili che si provano prima della partenza, il contatto con l'acqua freddissima...
I calci e i pugni presi alla partenza, l'ansia e la paura in acqua dopo 100 metri e la voglia di fermarmi e tornare indietro...
Mille volte mi sono ripetuto poi durante la gara, che se non mi sono ritirato in quel momento, quella gara ormai era vinta!
Ho cercato le parole più giuste per spiegare lo sconforto quando durante il tratto di ritorno nella frazione di nuoto, per la tensione accumulata alla partenza, ho cominciato a pagare la rigidità con cui nuotavo con i crampi...
Lo sconforto nel rendermi conto all'uscita dall'acqua che le gambe erano completamente bloccate dai crampi...
Avrei voluto veramente provare a spiegare come ci si sente in una gara da 113Km ad avere i crampi già dopo un Km di gara...
Come ci si sente a pedalare senza poter spingere, sentire i crampi ogni volta che ci si alza in piedi per cambiare ritmo...
Come ci si sente ad affrontare una salita da 13 Km di cui gli ultimi due al 15% in queste condizioni, ma riuscire a non arrendersi a mettere il piede giù, come molti dei tuoi "avversari" stanno facendo...
Ho pensato a come rendere l'idea di quanto faccia freddo  a pedalare in discesa a 40Km/h sotto il diluvio con 13° gradi... e come trovare dei metodi "alternativi" per scaldarsi...
Raccontare cosa vuol dire scendere dalla bici e partire per una mezza maratona con i crampi.... correre e doversi fermare per fare stretching... non riuscire a fare stretching perché tirando di qua prendeva il crampo di la...
Dell'adrenalina e la forza che ti da vedere la tua famiglia lungo i percorso che ti incita con le lacrime, un po' per la gioia,un po' per l'ansia...
Poi però arrivi sui 100 metri finali, su quel tappeto blu con la scritta IRONMAN 70.3 ripetuta quasi all'infinito e ti rendi conto di quanto ti sei divertito, di quanto ti sia piaciuto metterti alla prova e aver vinto, ma soprattutto che potresti parlare per ore, ma non riusciresti mai a spiegare le sensazioni che si provano in ogni istante della gara...







Come dici Miki, questa foto dice tutto:



Se invece quello che volete è il  racconto dettagliato di tutte le sensazioni che si possono provare... beh il link è questo!

1 commento:

  1. CIAO,
    COME FACCIO PER UNIRMI AL VOSTRO GRUPPO????
    SIETE PROPRIO AFFIATATI E UNITI....
    GRANDI.

    SALUTI

    IRENE GRANDI

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