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25/06/13

... Marino a Bardolino

Sabato 22 giugno,il giorno della resa dei conti è arrivato.
All'appello siamo Io e il Nordio.
Giornata da bollettino rosso, temperatura 32° all'ombra e h2o del lago di Garda tra i 27° e i 29° centigradi!
Si avete capito bene...brodo!
Nomi illustri alla partenza.
Come già detto io è il Nordio per gli uomini e per la categoria femminile tale Chmet.
Sono molto emozionato, ci sono più di 1300 iscritti.
Non vedo l'ora di cominciare!
La muta ovviamente è vietata.
Dopo ritiro del pacco gara mi organizzo la postazione nella zona cambio.
Il mio pettorale è il 676.
Ci metto un po' per trovare il mio posto. La zona cambio è veramente enorme.
Questa volta sono organizzato: doppia borraccia, 2 barrette energetiche, scarpe direttamente attaccate sui pedali, scarpa ginnica e calze tutto posto lato catena vicino alla ruota anteriore della bicicletta. Per l'occasione la mia bici è tirata a lucido, sembra nuova!
Che bello, sensazioni stupende.
Sul molo prima della partenza ad attenderci c'è Linus di radio Dj mentre il commento radiofonico è affidato ad Aldo Rock, ormai è tutto pronto, partono le prime batterie, io sono nella sesta con la cuffia viola.
Siamo più di 100 per batteria e le partenze si susseguono ogni 3 minuti.
Sembriamo tanti pesci in una rete che si spingono e si superano senza farsi troppi sconti, ci scappano pure molti colpi ma penso che sia inevitabile.
Sorprendentemente chiudo la parte di nuoto in ~ 29 min, un tempo, viste le condizioni del lago abbastanza mosse e la calca di gente, proprio niente male!
Esco dall'acqua barcollando, ma fortunatamente trovo la mia bici subito, infilo le calze e corro verso l'uscita, anche se non provata la soluzione delle scarpe direttamente attaccate alla bici si rivela efficace. Sono quasi un fulmine, mi gaso e cominciò a pedalare, ma è subito salita.
Cerco di attaccarmi ad un treno, ma sono ancora con il fiatone e le gambe non spingono come vorrei, il paesaggio è veramente spettacolare, ci troviamo in una delle zone più belle d'Italia, quanto verde, che colli, che strade e quanta salita!!!
Verso la fine le gambe si mollano, spingo un po' di più, ok è il momento delle barrette, è il momento di nutrirsi, ma dove sono?
Le imprecazioni si sprecano, le ho lasciate nelle scarpe da running!
Ch' strunz, come direbbe mio papà.
Vabbè ormai il danno è fatto.
Alla fine chiudo la parte in bici in poco meno di 1 h e 20 min.
Grande! mi dico che forse riesco a rispettare il mio obiettivo che mi sono prefissato prima di partire. Poco prima di arrivare mi allento le scarpe e così come le avevo infilate alla partenza così me le sfilo senza nessun intoppo, praticamente impeccabile. Corro mollo la bici allaccio le scarpe e via per l'ultima parte, il sole si fa sentire ed il caldo torrido gioca la sua parte, è dura, molto dura!
Divoro la barretta in 2 bocconi, la seconda mi scivola e decido di lasciarla lì e non pensarci. L'ultima parte a piedi è tutta tra la gente che non smette di incitare, i bambini mi battono il 5 e anche se la testa mi dice di mollare il cuore mi fa andare avanti!
Che bello, una sensazione stupenda, indimenticabile!
Alla fine chiudo in poco più di 50 min per un totale di ~ 2 h e 41 min. Non ho raggiunto il mio obiettivo per un solo minuto, la parte di running mi ha tradito, troppo dura!
Sono ugualmente soddisfatto, come prima esperienza in un triathlon olimpico va più che bene...

Caro Nordio il prossimo anno come tu ben sai ci aspetta Lanzarote e scommetto che non saremo da soli in questa avventura.

Un grazie particolare va al papà di Andrea che ci ha accompagnato a Bardolino e che si è fatto un'intera giornata sotto il sole ad aspettarci.
Grazie!

È un grazie a Giulia che mi sopporta sempre.
Grazie Amore!

2 commenti:

  1. bel racconto!
    è vero, a Bardolino si esce ubriachi dall'acqua.. ed è subito salita :D...e non sto citando Quasimodo!

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  2. sono un anonimo veneziano e devo dire che mi sono scese alcune lacrime dopo il tuo racconto...

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