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10/05/13

... e la Bavisela di Luca



Come aveva già premesso il Presidente, quest'anno a correre la Bavisela ci siamo presentati in pochi.
Per quanto mi riguarda, dopo 3 mesi di allenamenti intensi per il mio livello e le 2 mezze del novembre scorso avevo mollato un po', e visto anche il recente inserimento di un po' di bici e di qualche nuotata non sono riuscito a dedicare il giusto tempo alla preparazione della gara di domenica. Le poche mezze a cui ho partecipato però mi sono bastate per rendermi conto che, avendone la possibilità e prestando qualche attenzione in più a non farsi trasportare per non esagerare, è di gran lunga più bello partecipare ad una gara con l'obiettivo di portare a casa un lungo piuttosto che armarsi e partire per 2 ore di corsa in solitaria. Per questo motivo, senza pretese cronometriche precise ma col solo obiettivo di non scoppiare al bivio come lo scorso anno, ho deciso di partire da Duino alla volta di Piazza Unità.
Grazie al papà di Marino partiamo da città con tutta calma, e raggiungiamo la zona dello start attorno alle 9.30: giusto il tempo per la foto di rito, una spalmata di crema alle cosce e la consegna delle borse alle navette apposite. Io e Andrea decidiamo di fare qualche km di riscaldamento, mentre Giulia e Marino preferiscono attendere la partenza assieme a Tommaso, incontrato per caso in mezzo alla folla di podisti al via.
2 km di corsetta, breve "sosta tecnica in graia" e sono pronto a partire. Mancano 10 minuti alla partenza e le griglie sono già totalmente piene. Pur non avendo obiettivi, ricordando Palmanova ed il primo km di slalom perché rimasto troppo indietro mi affianco alla griglia dell'ora e 30'. 
Minuto di raccoglimento a memoria di Boston e si parte; è sempre molto emozionante correre in mezzo a così tanta gente!
I primi 4 km sono ondulati; parto al ritmo giusto (il garmin conferma dopo i primi 1000), e tengo bene nonostante i cambi di pendenza e la freschezza iniziale fino a Borgo San Mauro. Al primo ristoro la media è 4'50", perfettamente in linea con quanto prefissato. 
Poche centinaia di metri dopo comincia la costiera; la giornata soleggiata ci regala un panorama stupendo del golfo, con in lontananza il castello di Miramare e dietro ancora tutte le rive cittadine. L'obiettivo ora diventa non strafare; sento il passo diventare più leggero per merito della lieve discesa, ed il pericolo è quello di accelerare bruciando troppe energie, visto anche il gran caldo ed il vento che sicuramente contribuiranno al consumo.
Dopo un paio di km vedo in lontananza la salita che dalla costiera porta a Santa Croce; Marino in macchina aveva detto che forse Beppe e Giaco sarebbero venuti ad incitarci in quel punto, quindi allungo lo sguardo per vedere se ci sono e li vedo a bordo strada. La loro presenza e i loro incitamenti mi danno una gran carica per proseguire!
Per tutta la costiera riesco a restare in linea col ritmo della partenza, e arrivo all'intermedio di Miramare in 1h07'00" precisi (4'49"). "Ora vediamo come va..." penso, conscio del fatto che dopo 10 km di discesa, il piano fino al traguado l'anno scorso l'ho sofferto tantissimo. 
Oltre al cambio di pendenza il vento, fino a quel momento smorzato, ora si fa più sentire, ma nonostante tutto il primo km pianeggiante lo corro in 4'42"; segno che ho ancora energia per spingere.
Il pubblico a bordo strada si fa più numeroso, e comincio a raggiungere la coda della non competitiva; i continui incitamenti della gente, uniti ai numerosi sorpassi a scapito di chi, come noi l'anno passato, probabilmente ha spinto troppo sono un continuo stimolo a non mollare e ad aumentare il ritmo.
Da poco dopo la stazione in poi la folla è numerosissima; devo dire che è uno spettacolo ed un'emozione grandissima correre in una corsia formata da gente che applaude, urla e ti incita! Riconosco diverse persone, tra cui il gruppo de iQuattroeTrenta quasi al completo, che nel frattempo ha raggiunto la zona del traguardo proprio per vederci arrivare e sostenerci negli ultimissimi metri.
Taglio il traguardo in 1h38'48", con una media di 4'25" negli ultimi 7 km, migliorando il personale sulla Bavisela ma soprattutto felice per aver gestito la gara al meglio. Direi che per non avere obiettivi alla vigilia, non è andata poi tanto male!

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