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19/03/13

...impensabile al Jolly


Al ritrovo alla fine siamo io e Luca.
Marino, dopo il nuoto del mattino si rende conto che ancora non è il caso di forzare il rientro post influenza;
Reci "rispolvera" il classico pranzo in famiglia;
Giaco è ancora a festeggiare in bar pieni di siliconate biondissime a Miami;
Silvio non si muove per dislivelli inferiori ai 400 mt;
Manu sta ancora "onzendo la bartuela" in attesa che passi la famosa infiammazione che ormai da mesi/anni lo tiene relegato a vedere gli altri sudare...
Arriviamo 45 minuti prima dello start percorrendo in macchina la salita per capire il dislivello e darci qualche riferimento. Apperò! oggi si fatica!
Visti i 16 partecipanti della scorsa edizione, i 200 partecipanti di quest'anno dovuti all'inserimento della gara nel calendario del trofeo, mandano un pò in tilt l'organizzazione, e la fila per il ritiro pettorale ci permette di scaldarci solo 5/10 minuti; Perfetto per la mia contrattura...
Qualche allungo e ci mettiamo allo start. Non siamo tanti per cui siamo subito a ridosso dei primi. Al via ci lasciamo dietro qualcuno ed il lungo rettilineo in discesa ci permette di sistemarci abbastanza avanti per non restare imbottigliati nelle prime curve. I primi 2 Km sono praticamente tutti in discesa, ed il passo sempre sotto i 4' ci da la conferma che stiamo spingendo bene. Subito prima della salita al Km 2,5 Luca molla un po'.
"Spero" che sia scoppiato per il ritmo alto, ma appena si comincia a salire, capisco che era solo per prendere un po' fiato. Mi passa subito, mi attacco e cominciamo a passare un bel po' di persone. In cima alla salita dopo un Km e 50mt di dislivello, mi è avanti di circa 10/15 metri. Si scende in picchiata per 1,5 Km, non spingo troppo per non stirarmi definitivamente. Mi prende ancora qualche metro. L'ultimo Km è tutto in salita e devo recuperagli circa 20". Provo a spingere ma la distanza non diminuisce anzi... Luca arriva in 25'21", 34esimo, io chiudo 30" dopo 41esimo.
sotto i 26', con l'ora di nuoto la mattina, con il poco allenamento e mettiamoci dentro anche una piccola contrattura... impossibile ad oggi!
Adesso 3 settimane senza gare per dedicarsi al recupero dell'infortunio con nuoto e bici... Ci rivediamo a Basovizza!

12/03/13

...e il Kokos Trail


Bello, molto bello!
Alla fine alla partenza ci troviamo io, Luca e Silvio. Il meteo non è dei migliori, c'è tanta nebbia, ma per fortuna non piove. Già arrivati al posteggio capiamo che oggi sarà dura: la pioggia della notte ha lasciato pozzanghere enormi, ed il percorso è tutto su strada sterrata. Non siamo attrezzati, non abbiamo scarpe da trail, e le nostre A3 con la tomaia in retina traforata e suola liscia probabilmente non sono la soluzione migliore... ma tant'è!
Briefing pre gara:
Silvio che ormai non riesce più ad allenarsi con la stessa costanza degli anni precedenti (beh per la sua età, non possiamo che stimarlo), decide di fare la gara per conto suo senza forzare, per finirla con un tempo vicino a quello dello scorso anno.
Io e Luca, come spiegato qua, arriviamo alla gara con allenamento quasi nullo e decidiamo quindi di sfruttarla come un buon lungo, cercando di mantenere, per quanto possibile su un percorso del genere, un ritmo abbastanza costante e tranquillo per arrivare alla fine in condizioni accettabili.
La partenza è all'interno del campo dello Zarja che per l'occasione è stato riempito dall'organizzazione con 5 cm di acqua... Ci sistemiamo sotto il gonfiabile, ma questa volta, viste le ambizioni, restiamo in coda ai 500 partecipanti. Allo sparo salutiamo Silvio e partiamo con calma evitando la solita ressa. Il primo Km lo passiamo a superare una quantità incredibile di persone che fanno di tutto per evitare le grosse pozzanghere che occupano il sentiero. Davanti a noi infatti il gruppo si apre più volte e tutti deviano sui bordi rallentando la corsa... Ringraziamo e bagnandoci i piedini ne passiamo più di una ventina alla volta.
Per i primi 2 Km la strada è abbastanza pianeggiante, ma la nostra poca esperienza su terreni sconnessi e soprattutto le file che si formano lungo i sentierini ci rallentano abbastanza. Poco male, visto il percorso che ci attende.
Al terzo Km siamo costretti a fermarci per quasi una trentina di secondi per una coda di runner che si forma all'inizio di un sentierino. Respiriamo, ci mettiamo in fila e ci buttiamo giù. Arriviamo sulla ciclabile, dove finalmente riusciamo a districarci dalla fila e a riprendere il nostro passo. Superiamo una decina di persone, ma dopo neanche un Km si ricomincia: percorro infatti i successivi 600mt a salire scalini di 30/40 cm con la faccia sul sedere di quello davanti (e Luca, più fortunato sul mio...) per un totale di 130mt di dislivello. Arrivati in cima al Monte Stena per un paio di Km finalmente si rifiata un pò, anche se tra il fango delle discese (prima di noi sono passate quasi 200 persone e ormai le condizioni del terreno sono un disastro) e le file non riusciamo mai a spingere quanto vorremmo. Ultima salitina e arriviamo a Pese. Qua per fortuna la strada spiana un pò ed il terreno è più compatto. Al cartello dei 10Km comincia la salita che in 1Km ci porta sul Cocusso. Luca è davanti una 20 metri, io sono rimasto attardato in una fila. A metà salita, cede e comincia a camminare. La stanchezza è tanta, vorrei camminare anche io, ma mi impongo di raggiungerlo. Camminiamo assieme per circa 300/400 mt, poi quando la strada sembra migliorare ci rimettiamo a correre. Purtroppo però è solo un'illusione, mancano ancora 400 mt alla cima, ma non molliamo e riusciamo a non camminare.
in cima al Cocusso

Arrivati in cima, ci avvisano che gli ultimi 3 Km sono tutti in discesa. Qua Luca mette la freccia e se ne va. Bastano un paio di curve di un scivolosissimo e fangosissimo sentiero tra gli alberi per farmelo perdere di vista. In un Km infatti mi prende quasi 2 minuti. Gli ultimi due Km per fortuna invece sono "quasi umani", pianura e terreno compatto ed il fatto di vedere il passo scendere sotto i 4'30" ci da la convinzione che tutto sommato, nonostante in questi mesi ci siamo allenati poco non si riparte da una condizione pessima.
Arriviamo al traguardo, Luca 156esimo in 1h31'24", io 170esimo in 1h33'26".
E' la prima gara del genere, ma non sarà sicuramente l'ultima! Di sicuro rimettere il pettorale dopo 7 mesi, seppur con nessuna velleità di risultato cronometrico, mi ha data una nuova carica per continuare ad allenarmi!

E già sabato si riparte con la Corri al Jolly, anche questa una gara "giovane" alla sua seconda edizione, con un percorso decisamente diverso: 6 Km da percorrere nei pressi dello stadio, tutti su strada.

Al via dovremmo esserci io, Luca, Reci ed il redivivo Marino!
Fare una previsione cronometrica è difficile:
- i 600 mt di dislivello di domenica hanno lasciato notevoli segni (leggi DOMS) sulle gambe, sopratutto quelli in discesa...
- L'allenamento alla fine è sempre scarso
- Sabato mattina abbiamo anche il corso di nuoto...
- Marino viene da una serie di influenze e malattie...
Sotto i 26': impensabile ad oggi
Sotto i 27': ottimo
Sotto i 28': non male
Sotto i 29': c'è da lavorare
Sotto i 30': bisognava correre non passeggiare!
Vedremo!

03/03/13

sole, temperature miti e pettorali...


ci risiamo!
Finalmente con l'arrivo della primavera ricomincia "la stagione agonistica" di noi runner super amatoriali! Quest'inverno, per i vari motivi spiegati qui, siamo stati particolarmente sedentari, ma adesso è il momento di rimettersi a sudare!
E, vista la scarsissima preparazione che abbiamo in questo momento, non poteva esserci gara peggiore... ma è il momento di rimboccarsi le maniche!
Kokos trail: 14 Km abbondanti, 500 mt di dislivello positivo concentrati in 3/4 Km e discese particolarmente tecniche su sentierini sconnessi... ah, prevista pioggia!
Le premesse non son sicuramente delle migliori...
La gara, al suo secondo anno di vita, inserita da quest'anno nel Trofeo Provincia di Trieste come prova valida solo per il punteggio di società, sarà per noi un buon allenamento, 14 Km particolarmente vallonati da fare, non al massimo (anche perché bisogna arrivare alla fine), ma con un buon ritmo per ricominciare a mettere un po' di chilometri sulle gambe!
La partenza è prevista dal campo di Basovizza, e dopo 500 mt di asfalto, si gira verso la Foiba. Da li un paio di km su sentiero abbastanza largo prima di affrontare la prima discesa, tecnica e molto stretta, in cui sembra sia molto difficile superare (ma anche farsi superare...). Al quarto Km si arriva sulla ciclabile che porta a Draga e che si percorre per 800 metri. Dopo la prima galleria che si incontra si lascia la ciclabile, svoltando sulla sinistra. Da qui cominciano 500 metri molto impegnativi con più di 130 metri di dislivello. Si "rifiata" fino all'ottavo Km dove si affronta prima la salita che porta a Pese (600 mt), poi la scalata vera e propria al Cocusso. 2,5 Km di salita, prima un po' più dolce, poi sempre più impervia che da 470 mt porta ai 655 del punto più alto.
Gli ultimi 3,5 Km sono tutti in discesa, di cui il primo particolarmente tecnico.

Questa volta, con un percorso così vario, porsi un obiettivo cronometrico è quasi impossibile. Fondamentale però è battere il tempo di Silvio, unico ad averla fatta lo scorso anno, di 1h42'... 1h30" è forse un po' troppo ambizioso, ma ci proveremo!

E come al solito la presentazione dei partecipanti di Giaco (che al Kokos preferirà prendere il sole a South Beach dopo aver pattinato su Ocean Drive...):

Ai blocchi di partenza di questa gara durissima (sia perché la prima stagionale…sia perché no gavemo più 20 anni…) pochi coraggiosi che hanno tutta la mia stima e il mio rispetto:

Beppe: si presenta alla gara e in generale al Trofeo molto più tranquillo dell’anno scorso…non ha più nulla da dimostrare ora che:
- ha fatto trasferire Marchio in modo che non possa più insidiare i suoi   record;
- la prova del dna ha riconosciuto come suo il figlio... e non solo quello;
Può quindi farla da padrone (Luca permettendo), dedicandosi alla preparazione dei prossimi triathlon, concedendosi questa corsa, come simpatico passatempo...




Mario: purtroppo non siamo stati grandi profeti…e il ghepardo di Mergellina si è riammalato causa un giro d’aria troppo aggressivo….i maligni dicono che si sia sottoposto alle cure di un medico, amico di famiglia per recuperare in fretta dal malanno (invece di ascoltare i suoi stessi consigli...). La sua presenza – ad oggi – è ancora in forse, viste anche le previsioni non ottime per la giornata di domenica, ma per evitare qualsiasi problema – anche con gli sponsor – è previsto che l’atleta questa volta corra vestito.

Luca: tensioni con gli sponsor a parte, lo squalo di via Fabio Severo si presenta ai blocchi di partenza con il desiderio di azzannare alla giugolare il Presidente e campione in carica Galati.
La critica suppone che possa risentire della tensione prematrimoniale e vanificare con l’ansia da prestazione, che proprio al suo rivale ha giocato brutti scherzi in occasione delle gare più importanti.

Silvio: alla fine, passano gli anni, le mode, i governi e pure i papi, ma lui è sempre lì…sulla cresta dell’onda  pronto a rintuzzare gli attacchi dei giovini di turno, pronti a sottrargli lo scettro di re dell’altipiano. E’ l’atleta più esperto in gara (in assoluto…) e quello che conosce meglio il percorso…sa esattamente dove si può tagliare, fermarsi a mangiare un ombolo  e bere una birretta. Sarà dura arrivargli davanti.


Voci di corridoio vogliono che l’ormai ex podista Cesaratto possa essere della gara. Complici l’umidità dell’aria e l’irritazione del cavallo delle braghe, la Snai quota la sua presenza a 350,00…una bella quota che consigliamo a tutti i ns. lettori per farsi un regalo inaspettato … In settimana ha già portato a casa il trofeo “lubianska 2013” , mangiando quasi interamente la temibile bistecca in quel di Gorizia…chissà che non tenti anche stavolta l’impresa…?